venerdì 12 giugno 2009

Pubmed come strumento per sviluppare il tema del ruolo dell'alimentazione nella prevenzione dei tumori

L'ultima esperienza del tirocinio in ospedale mi ha introdotto nel mondo della terapia del dolore e delle cure chemioterapiche. Non sono estranea purtroppo a questo genere di esperienze, più cresco e più mi rendo conto che la malattia e la morte sono realtà che, pur tentando noi, con tutte le forze di rimandare o di sfuggire, ci sono compagne nella vita e come tali bisogna accettarle ed affrontarle. Faccio tesoro di tutti i giorni vissuti in ospedale fissando nomi e volti di persone che forse domani, forse tra 1 mese non ci saranno più ed io cerco di tenerle vive per dare un senso a questa mia scelta. la ricerca che ho voluto effettuare in pubmed ha avuto come argomento l’importanza della nutrizione nella prevenzione nel tumore.
La ricerca ha prodotto circa 120 risultati in generale sul ruolo dell’alimentazione come importante fattore in grado di contrastare in maniera rilevante l’insorgenza e la recrudescenza di diversi tipi di tumore. Ancora oggi però, nella società della salute, assistiamo frequentemente alla sequela di improbabili e disordinate abitudini alimentari a partire dai primi anni di vita. Nonostante le conoscenze acquisite su epidemiologia, cause e misure preventive nei tumori ancora non siamo riusciti a fare tesoro di tutto questo in modo da renderlo patrimonio comune eppure, da un rapporto su “dieta e stili di vita come misure preventive per la cura del cancro” del World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research emerge la percentuale con cui incidono in tale campo i benefici di un certo stile di vita. (Greenwald P, Dunn BK.
National Cancer Institute NIH, Division of Cancer Prevention, Bethesda, MD 20892, USA. hursens@mail.nih.gov). Ulteriori studi condotti sulle abitudini alimentari della popolazione europea dimostrano che, in una società sovralimentata come la nostra, coloro che si sottopongono ad un regime alimentare più ristretto e selettivo, come ad esempio i vegetariani o vegani (un ulteriore sottogruppo) hanno maggiori probabilità di preservare la loro salute dall’insorgenza di diverse patologie (Ginter E.
Institute of Experimental and Clinical Medicine, Bratislava, Slovakia. ginter.email@mail.t-com.sk). Non dobbiamo interpretare queste informazioni in maniera drastica e pensare che una dieta vegetariana sia un fattore di protezione dall’incidenza dei tumori (la ricetta migliore è sempre e comunque una dieta equilibrata) anche se in effetti, frutta e vegetali sono classi di alimenti che giocano un ruolo importante nella prevenzione principalmente per il notevole apporto di vitamine e di antiossidanti in grado di fornire all’organismo ciò che le cellule tumorali consumano in grande quantità. (Ware WR.
Faculty of Science, University of Western Ontario, London, Ontario, Canada. warewr@rogers.com)
Altri studi spezzano una lancia a favore di alimenti di origine animale, contenenti acidi grassi (omega – 3) in grado di contrastare l’insorgenza di patologie tumorali e cardiovascolari (Riediger ND, Othman RA, Suh M, Moghadasian MH.
Department of Human Nutritional Sciences, University of Manitoba and Canadian Centre for Agri-Food Research in Medicine, St. Boniface Hospital Research Centre, Winnipeg, MB, Canada.).
Ed ancora viene sottolineato il ruolo dell'assunzione delle fibre, o l’importanza di consumare cibi in grado di regolare la glicemia (il boom di consumi di alimenti contenenti zucchero contribuisce mediante l’innalzamento del livello di insulina nell’organismo a quella che oggi si può definire una vera e propria epidemia di cancro. I numerosi contributi reperiti su Pubmed indicano quanto sia numeroso l’elenco delle piccole e grandi cose che possono cambiare la nostra vita non sconvolgendoci il quotidiano

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